Assistenza Meccanica al Circolo
In alcuni pazienti il quadro clinico dello scompenso cardiaco può manifestarsi acutamente a seguito di un infarto miocardico acuto particolarmente esteso, di una miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) o  per un rapido deterioramento di uno scompenso cronico. In assenza di un miglioramento clinico con terapia convenzionale, l’unica soluzione di trattamento in questi pazienti così critici è l’utilizzo dell’assistenza meccanica al circolo. L’obiettivo è quello di stabilizzare clinicamente il paziente, mantenendo una circolazione del sangue adeguata ed evitando così il rapido deterioramento della funzione di tutti gli organi del nostro corpo.

Nei pazienti con scompenso cardiaco acuto, l’assistenza meccanica al circolo deve essere considerata come una soluzione ponte. La funzione del cuore può recuperare in parte o completamente e pertanto l’assistenza meccanica può essere discontinuata. Nei casi in cui la funzione cardiaca non recupera, se ci sono le indicazioni, il paziente può essere sottoposto al trapianto di cuore o, se un cuore da trapiantare non è prontamente disponibile, può essere impiantata  una Assistenza Ventricolare Meccanica come ponte ad un successivo trapianto di cuore.
L’Unità Operativa di Cardiochirurgia e Centro Trapianti dell’Ospedale S. Camillo è uno dei centri italiani con maggiore esperienza in questa chirurgia e ha rapporti di collaborazione con i principali Centri Europei.
 
Tipi di Assistenza Meccanica al Circolo
ECMO. Consiste nell’instaurare una circolazione extra-corporea utilizzando circuiti biocompatibili e un particolare ossigenatore la cui durata è fino a due settimane. La funzione del cuore e dei polmoni è cosiì sostituita dell’ECMO. Cuore e polmoni sono messi a riposo in attesa di valutare se il cuore recupera. Se questo recupero non dovesse avvenire, si deciderà una successiva strategia di trattamento (trapianto, impianto VAD). L’ECMO può essere impiantato facilmente da un team specializzato anche in ospedali in cui non sia presente una cardiochirurgia, per poi trasferire il paziente presso il centro di riferimento. Il paziente con l’ECMO rimane in ospedale fino a che viene presa ed implementata la decisione clinica finale.
VAD. Si tratta di pompe meccaniche che sostituiscono la funzione di uno o entrambi i ventricoli gravemente compromessi nella loro funzione contrattile. Nella maggior parte dei pazienti il ventricolo danneggiato che ha bisogno di essere assistito è il sinistro. La pompa meccanica è collegata all’apice del ventricolo sinistro da cui aspira il sangue, sangue che viene poi pompato nell’aorta ascendente. Le pompe meccaniche di ultimissima generazione sono costituite da micro turbine o micro centrifughe per cui, con la pompa in funzione, il flusso sanguigno diventa continuo e di conseguenza il polso arterioso scompare. Il VAD costituisce un ponte al trapianto di cuore e pertanto le indicazioni all’impianto sono le stesse del trapianto di cuore. Il VAD è posizionato all’interno del torace. Dalla parete addominale fuoriesce un cavo sottile che collega la pompa meccanica a delle batterie elettriche, necessarie per farla funzionare. Le batterie sono di piccole dimensioni e sono alloggiate in una larga cintura che il paziente porta a tracolla o attorno alla vita. Il paziente portatore di VAD può essere così dimesso e tornare alla sue attività in attesa del trapianto.